Travel blogging. Se la passione per i viaggi diventa un blog

Caterina Ferruzzi > Scrivere > Travel blogging. Se la passione per i viaggi diventa un blog

Travel blogging

Travel blogging non si può definire semplicemente  scrittura di viaggio.

Dentro c’è esperienza, passione per i viaggi e ricerca. Insomma un vero e proprio lavoro!

Lo sa bene Sabina Samogin che da ormai sei anni ha aperto un blog personale dedicato al mondo dei viaggi. I suoi naturalmente. 

Oggi che il Covid non permette di spostarsi si sta dedicando ancor di più alla scrittura e ha deciso di raccontarci la sua esperienza di travel blogger oltre a condividere alcuni segreti per intraprendere questo percorso.

Ecco la mia intervista a Sabina. Buona lettura!

Travel Blogging. Come nasce un blog dedicato ai viaggi

Ho rivolto  a Sabina questa domanda: Come è nata l’idea di creare un blog di viaggi? Ecco la sua risposta.

Era il 2015 e avevo deciso di concedermi un anno sabbatico dopo vent’anni di onorata carriera, come si suol dire.

Nei primi mesi ho scritto un romanzo, con tema vino e viaggi. Un progetto che avevo da tempo. Poi, prima di un viaggio che mi avrebbe portata in Irlanda per un paio di mesi, ho aperto il mio blog. In quel momento l’idea era scrivere di vino e di viaggi, due delle mie passioni, per questo scelsi il nome  Mademoiselle Champagne

Di ritorno dall’Irlanda, quando ancora avevo negli occhi quegli splendidi paesaggi, ho deciso che nel mio blog avrei scritto prevalentemente di viaggi e nello specifico avrei raccontato di luoghi poco battuti del Nord e dell’Est Europa

Poi mi sono specializzata in una nicchia in particolare: negli on the road alla scoperta di borghi e villaggi favolosi

Quindi, Sabina…

Come si diventa travel blogger?

Sicuramente per diventare un travel blogger serio occorre viaggiare, saper raccontare e sicuramente aiuta molto anche avere doti fotografiche

Altro requisito fondamentale: la costanza.

Nei primi anni, quando non avevo ancora un blog a pagamento (e quindi non dotato di tutta una serie di strumenti di scrittura utili a indicizzarsi e a farsi scovare nella giungla del web), ho fatto tutto da sola, riconoscendomi una certa attitudine a “smanettare”, ovviamente aiutandomi con le informazioni che trovavo in Internet e leggendo molti altri blog simili al fine di prendere spunto.

Poi quando sono passata a un blog più strutturato e a vedere i miei articoli nelle prime posizioni di Google, ho iniziato ad approfondire la scrittura in ottica SEO, chiedendo aiuto ad una professionista del blogging. 

Questa mi ha fatto scoprire un mondo: mi ha fatto capire quali erano i miei punti di forza, mi ha convinta a scrivere non solo per piacere ma anche per essere letta sempre di più, oltre ad usare tutti gli strumenti utili a capire potenzialità, capacità e visualizzazioni del blog. Cosa utilissima anche per capire quali sono i tuoi articoli di maggior interesse e quindi su quali argomenti scrivere maggiormente per essere considerato un riferimento serio per Google.

Farsi aiutare da un professionista è un percorso che consiglio a tutti, anche se ci si trova alle prime armi, in modo da non perdere tempo e iniziare subito nella maniera giusta. Ovviamente l’esperienza fatta sul campo poi è fondamentale!

Preciso inoltre che non basta avere un blog con strumenti SEO per essere trovati sul web, il vostro spazio virtuale deve avere anche contenuti attendibili e di qualità, in quanto il blogger non è altro che un fornitore per Google. Pertanto, lo stesso motore di ricerca premia i blog con contenuti seri e veritieri piazzandoli in buona posizione.

travel blogger

Come si riconosce un vero travel blogger in mezzo ad una giungla di siti e pagine social?

Il vero travel blog non è così facile da riconoscere subito e soprattutto se non si ha esperienza di determinati luoghi. 

Il vero travel blogger ti racconta la sua esperienza. Ad esempio, chi scrive un on the road o di luoghi poco battuti è difficile che abbia scopiazzato qua e là…. Il rischio si corre per i luoghi molto conosciuti, per i quali scrivono in molti e non sempre con cognizione di causa. 

Altra cosa fondamentale: fare ricerca prima del viaggio, questa ti aiuterà anche poi nella scrittura.

Travel Blogging. Consigli pratici

Cominciamo con il capire quale particolarità ha la scrittura di viaggio?

Credo sia fondamentale saper raccontare in modo da conquistare il lettore. Ci sono almeno due tipi di lettore: quello che cerca informazioni per organizzare un viaggio e quello che non può viaggiare ma vuole sognare attraverso le esperienze altrui. Quindi bisogna trovare la giusta via di mezzo in modo da fidelizzare entrambi.

Cosa ti piace di questo mondo digitale?

La comodità, diciamo così.  Se penso a quando viaggiavamo con le guide cartacee e si doveva per forza aver studiato e sottolineato prima il percorso per non perdere tempo sul posto… Ora digitando qualche parola, anche sul nostro smartphone, siamo in grado di trovare tutto anche all’ultimo minuto. Poi, quanto ai viaggi, è sempre meglio partire preparati, onde evitare di tornare e rendersi conto di aver perso attrazioni imperdibili.

Che consigli daresti a chi si vuole avvicinare al travel blogging?

Chi si avvicina al travel blogging deve essere innanzitutto un appassionato esploratore, un viaggiatore e non un turista, secondo me. Quindi, oltre a saper dare informazioni e suggerimenti utili, deve essere anche in grado di trasmettere sensazioni e far venire al lettore la voglia di vedere luoghi che prima non avrebbe mai preso in considerazione.

Infine una domanda legata al periodo che speriamo aver lasciato alle spalle: Come si può parlare di viaggi in tempo di Covid?

In tempo di Covid si viaggia attraverso la fantasia quindi leggendo e guardando film e serie tv ambientate in luoghi suggestivi o che vorremmo visitare. In questo periodo il mio blog non ha subito flessioni e gli articoli che raccontano quali film vedere per scoprire determinati luoghi hanno tutti un gran numero di visualizzazioni.

Grazie Sabina! Non vediamo l’ora di leggere i tuoi consigli di viaggio e preparare la valigia!

 

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