Crescita personale e scrittura creativa

Caterina Ferruzzi > Crescita personale > Crescita personale e scrittura creativa

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Crescita personale e scrittura creativa, letti così, sembrano due concetti appartenenti a mondi completamente differenti. In questo articolo ti dimostrerò quanto invece siano affini e utili da conoscere, proprio insieme, specie se hai intrapreso un percorso di scrittura o desideri iniziarlo. 

Crescita personale cosa fare. Partiamo capendo cos’è

Negli ultimi due anni ho dedicato molto tempo ad approfondire tutto ciò che aveva a che fare con la crescita personale. Termine dal suono affascinante che forse però non si conosce esattamente nel suo più profondo significato. 

Crescita personale cosa fare? Intanto vediamo di definire di cosa si tratta.

La crescita personale altro non è che un viaggio alla scoperta di noi stessi.

Sei rimasto deluso perché pensavi esistesse una definizione più complessa, vero? Anche io la prima volta che ho fatto una ricerca su Google.

Ti chiederai allora cosa mai si dovrà possedere per intraprendere un percorso di conoscenza di sé. Restarai nuovamente sopreso allora nel sapere che basta solo una cosa: la volontà.

Quando ci sentiamo insoddisfatti la cosa peggiore da fare è rimanere fermi dove siamo. In questo modo infatti non andiamo da nessuna parte. A volte ci fa addirittura comodo non prendere decisioni che comportino cambiamenti, ma questo comunque non muta la nostra sensazione di malessere.

Serve infatti fare un passo, perdere l’equilibrio per qualche istante, se si vuole evolvere dalla situazione in cui ci si trova e andare avanti. Quante volte, intrapreso un cammino, ad un certo punto ti sei chiesto dove stai andando? Si perde l’orientamento, capita certo, solo che spesso quando questo succede nei progetti che abbiamo più a cuore significa desistere dal portarli a compimento.

Che rapporto c’è tra crescita personale e scrittura?

Quando ti trovi davanti ad un foglio bianco, sapere chi sei, cosa vuoi e dove vuoi arrivare non può che avere un riscontro positivo nel tuo approccio con la scrittura.

La crescita personale però, è bene sapere, non va a beneficiare un singolo aspetto della nostra vita, ma solitamente tende a migliorare in senso più ampio il rapporto che abbiamo con noi stessi, con gli altri e ciò che ci circonda

Sapresti rispondere con sincerità a queste due domande? Sono solo un paio, ma determinanti per iniziare a scoprire chi sei e cosa vuoi davvero. Prenditi cinque minuti e magari scrivi le risposte su un foglio.

Quanto sei soddisfatto di chi sei oggi?

Ciò che fai ogni giorno ti fa stare bene? 

Ci sono tanti libri che parlano di crescita personale e molti guru e coach che fanno a gara su chi ne sa di più in materia. Io ho letto molto e appreso tanto, selezionando le fonti migliori e quando ho deciso di intraprendere questa mia scelta professionale ho voluto, in qualche modo attingere da questa preziosa conoscenza per poter essere qualcosa in più di una content writer freelance che ti confeziona un testo perfetto o di una writer coach che ti porta ad avere un successo effimero che si spegne dopo la vendita di qualche copia del tuo libro.

Quando la scrittura è poco creativa 

Ti chiederai a questo punto come si possono aiutare reciprocamente la crescita personale e la scrittura creativa. Se stai leggendo questo ariticolo vuol dire che almeno una volta nella vita hai sentito dentro di te ardere il desiderio di scrivere. Forse però ti sei bloccato ancora prima di prendere un foglio di carta o accendere il computer perchè hai dato ascolto a ragioni, legate magari al tuo passato scolastico, che ti hanno fatto desistere dal buttar giù anche un solo paragrafo. Che siano condizionamenti esterni o paranoie poco importa. Ciò che voglio dirti è che succede a tutti, anche a chi ha già pubblicato un libro. 

Hai sicuramente presente quando si parla di blocco dello scrittore. Beh ecco cosa ti posso dire a proposito.

Ci sono passata anche io. Non appena è stato pubblicato il mio romanzo, l’emozione e l’euforia erano tali che mi sentivo pienamente soddisfatta del mio risultato. Una sensazione molto bella, ve lo assicuro. Tutti dovremmo provare un’emozione simile almeno una volta nella vita.

Le persone che leggevano il mio libro mi chiedevano curiose se avessi intenzione di scrivere una continuazione e così ho iniziato a buttare giù il seguito tanto atteso.

Mentre scrivevo però è successo qualcosa di strano.

Non sentivo più quella libertà, mista a sfrontatezza, che avevo quando per quattro anni mi ero trovata davanti ad una storia che cresceva giorno per giorno. Allora non sapevo se qualcuno l’avrebbe mai letta e magari apprezzata e ancor meno se sarei riuscita ad ultimarla. Ma la convinzione dentro di me c’era tutta

Il seguito l’ho terminato, ma una volta in mano agli editori ho ricevuto come risposta un rifiuto. Non era un “no” vero e proprio, ma un invito a rivedere il testo. Il problema era infatti solo in parte legato alla trama. Dicevano infatti che non era affatto scritto male solo che era sparito lo spririto che animava il primo.

Non capivo esattamente cosa intendessero, o meglio non volevo capire. Ho sistemato e risistemato il testo senza trovare una soluzione definitiva. Sentivo da un lato l’obbligo di riuscire nell’intento e nel contempo avvertivo la pressione delle aspettative della gente che continuava a chiedermi quando avrebbe potuto leggere il seguito de “La Forma delle Nuvole”.

Non l’ho capito subito, come vi ho detto, ma solo dopo aver fatto chiarezza dentro di me e abbattuto le resistenze che sentivo. Il problema del romanzo era solo uno, ma determinante: non aveva la freschezza dell’esordio.

La scrittura creativa in questo caso aveva risentito di un percorso personale sbagliato. Peccava di presunzione. Ho capito dunque delle cose importanti, in primis mi sono chiesta cosa volevo veramente e ho preso una decisione.

Ho lasciato da parte la storia e mi sono messa a fare altro. Sbattere la testa contro un muro non è mai una soluzione ottimale per raggiungere un obiettivo che in quel momento non sentiamo totalmente nostro. Dovevo far contenti gli altri o me stessa?

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Quanto dura un percorso di crescita personale?

Impossibile calcolare quanto dura un percorso di crescita personale perché potenzialmente potrebbe non terminare mai. Siamo infatti sempre in costante evoluzione. Andando più nello specifico è bene dire che un percorso di crescita personale non è uguale per tutti in quanto si parte sempre da situazioni diverse che portano a fare, di conseguenza, scelte differenti su quello che può rivelarsi più utile per risolvere questioni del momento. Il percorso di crescita personale che ho intrapreso io per varie ragioni, mi ha portata con il tempo a capire anche, tra le tante cose, che quel romanzo rimasto in una cartella del pc non era assolutamente un fallimento, come pensavo quando ho ottenuto il rifiuto degli editori.

E non è detto per forza che rimarrà un file che verrà cestinato un giorno.

Lasciato perdere con il seguito del mio romanzo giallo, non ho certo mollato con la scrittura, anzi. Ne ho esplorato angoli fin prima sconosciuti, ho pubblicato racconti, ho anche vinto un premio. Ho lavorato con le parole, ho appreso le tecniche per conoscere le regole della scrittura nel web. Se non è un percorso di crescita personale, cos’altro è?

Conosci te stesso, un percorso di crescita personale

Perché se conosci te stesso sai ciò che vuoi. Quelle che sembrano deviazioni di percorso sono semplicemente vie diverse per arrivare comunque a destinazione. Hai presente quando prendi una strada differente da quella che il navigatore ti indica e senti pronunciare la famosa frase “ricalcolo del percorso”? Ecco esattamente così. Questo vale per la scrittura, ma anche per tutti gli ambiti della nostra vita. Un ostacolo il più delle volte si può aggirare e superare o al massimo si possono fare strade secondarie, ma alla fine comunque si arriva alla meta. Perchè è la volontà di giungere a questa ciò che conta, non il sentiero di sassi o la strada asfaltata per raggiungerla.

Fare un percorso di crescita personale non è certo affidarsi nelle mani di qualche guru di questo millennio. La conoscenza di sé infatti affonda le radici nel passato. Sul frontone del tempio di Apollo a Delfi campeggiava la scritta γνῶθι σ(ε)αυτόν (Conosci te stesso) che fu spunto importante per le riflessioni di Socrate che proprio sulla conoscenza di sé ha costruito il proprio pensiero filosofico. Un sapere lontano, ancora oggi indispensabile tanto quanto secoli fa.

La crescita personale e la scrittura creativa, come avete capito, non sono poi due mondi così lontani, ma possono essere due strade da percorrere assieme per ottenere eccellenti risultati.

One thought on “Crescita personale e scrittura creativa

  1. Lucia

    Grazie, riflessioni interessanti e centrate. Condivido appieno il senso della crescita come un viaggio di una vita e non un risultato da raggiungere. Grazie!

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